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7. L'approvazione dell'Ufficio di S. Leucio.

Nel 1767 il clero di Villavallelonga presentò istanza alla Sacra Congregazione dei Riti per l'approvazione, intesa come una grazia, dell'ufficio di S. Leucio e, contestualmente richiese l'intitolazione della sede parrocchiale di S. Nicolo anche al Protettore principale S. Leucio, al fine di facilitare la detta approvazione.

Nei manoscritti dell'archivio parrocchiale è documentata la variazione dal titolo di S. Nicola al titolo dei SS. Nicola e Leucio nel corso dello stesso anno, ma la venerazione di quest'ultimo Protettore da un tempo antichissimo fu l'altra condizione che facilitò l'accoglimento dell'istanza trattandosi di un culto anteriore al 1630 e quindi non soggetto alle limitazioni del Decreto di Urbano VIII emanato appunto nel 1630 (11).

La Sacra Congregazione affidò l'istruzione della pratica all'avv. Gian Battista Alegiani, il legale di fiducia dello storico Antinori; dal conto delle spese fatte per ottenere l'Ufficio di S. Leucio per il clero di Villa, risultò una somma di scudi sei che rappresentava il costo di 72 copie del memoriale da distribuire a tutti i Cardinali della Sacra Congregazione, i diritti di segreteria, le mancie, il viatico, e le funzioni legali. Ed ecco finalmente il Decreto tanto implorato:

MARSORUM

Ut devotio quae erga S.m Leucium Episcopi Titularem ecclesiae parochialis, et Patronum Principalem Villis Vallís Longae Díaecesis Marsorum, apud populum dictae Villís summopere viget, magis promoveatur; Clerus praelatae Villis pro indulto recitandi Lectiones Secundi Nocturni cum Oratione Propria eiusdem Sancti Sacrorum Rituum Congregationi humillime supplicavit; et Sacra eadem Congregatío habita prius R.mi Episcopi informatione, ab Relatione E.mi D.ni Cardinalis M. Angeli Ponentis, benigne concessit, ut quaedam Lectiones propriae Secundi Nocturni cum Oratione dicti Sancti Leucii iam sub diem nonum Martii 1741 Diaecesi Tranensi estendendi, in Villa Vallis Longae Diaecesis Marsorum a Clero Oratore recitari possint, et valeant.

Die... Januari 1769. Ita reperitur in Regestis Decretorum Congregationis Sanct. Ritum. In fidem. V. Macedonius S.R.C. Segretarius

Il Decreto della concessione dell'Ufficio proprio di S. Leucio per Villavallelonga fu, dunque, ottenuto per estensione dalla Diocesi di Trani, ma non si fece menzione del Rito o della solennità con cui si dovesse recitare il detto Ufficio, tuttavia, essendo S. Leucio Titolare e Protettore di Villavallelonga, ne conseguiva de jure, cioé di diritto, il Rito doppio di prima classe con l'Ottava in applicazione di un Decreto della Congregazione stessa, emanato il 21 giugno 1720.

Da una lettera di Frà Berardino Mezzadri del 26 febbraio 1769, scritta in seguito alla visita in Roma del sig. Abate Floridi, si rileva una conoscenza importante di storia locale, vediamo cosa scrive: Debbo però pregarla a rispondermi con sollecitudine su quanto qui aggiungo; cioé che nell'accennato Decreto si dice: ... Villae Vallis Longae. Il suddetto sig. Abate Floridi dice doversi scrivere Collis Longae non Vallis Longae, acciocché se si dovrà correggere si faccia prima d'inviarlo costà e per questo fine ritengo presso di me il Decreto Originale.

Il Decreto rimarrà inalterato e costiuirà il primo atto ufficiale con la moderna designazione di Villavallelonga, mentre l'indicazione di Villa Collelongo rimarrà nella storia del passato feudale (12).

 

(11) Il primo Protettore degli abitanti di Villa fu S. Bartolomeo che corrispondeva al titolo della Chiesa edificata sotto le influenze benedettine di Montecassino. Successivamente la stessa Chiesa fu consacrata alla Madonna delle Grazie, titolo che conserva ancora, oggi.

(12) Biblioteca parrocchiale di Trasacco, Raccolta di manoscritti di Don Bartolomeo De Gasperis, Rogito tomo terzo, fogli segnati con i numeri 41, 42, 48, 50, 67, 69 e 70; documenti scoperti da Don Evaristo Angelini.

© Leucio Palozzi