9. I Centenari.
Due iscrizioni in pietra dell'anno 1878 testimoniano la ricorrenza del primo centenario di venerazione reliquiaria; la prima, posta sul lato della Chiesa che guarda la Villa, dice in italiano: COMPIENDOSI L'ANNO CENTENARIO IN CHE GIUNSE A VILLAVALLELONGA L'INSIGNE RELIQUIA DEL S. PATRONO LEUCIO A MEMORIA DEL SOLENNISSIMO FATTO M. ELEUTERIO BIANCHI SEGNO' 2 SETTEMBRE 1878.
L'altra iscrizione in latino e su pietra lievemente bombata, si riferisce alla erezione di una cappella in onore del Santo che fu esattamente ubicata in un sito soprastante la medioevale canale (14). Dopo il terremoto del 1915 questa cappella fu abbandonata e così anche la caratteristica canale è scomparsa da un ventennio per lasciare il posto alle esigenze della motorizzazione e alla costruzione di una nuova chiesa.
L'iscrizione dice: AB OBTENTA D.vi LEUCII RELIQUIA CENTESIMO RECURRENTE CIVES FESTANTES AD MEMORIAM EREXERE 1878. Dopo il ritrovamento della pietra si ebbe cura di murarla nelle pareti di contenimento del centro storico dove esisteva la parrocchiale distrutta dal terremoto, ma ora si trova murata sulla facciata del tempio dedicato a S. Leucio ed in italiano dice così: RICORRENDO IL CENTESIMO ANNO DA QUANDO SI OTTENNE LA RELIQUIA DEL DIVINO LEUCIO, I CITTADINI FESTANTI ERESSERO A MEMORIA NEL 1878 (15).
Anche nei primi anni di questo secolo non sono mancate realizzazioni destinate a testimoniare la continuità di opere dedicate al Santo. Nel 1906, di fronte alla Chiesa fu eretto un basamento in pietra ed una croce che dall'alto del colle guardano la Vallelonga; ora il tempio è parzialmente coperto dalla pineta che occupando il pendio ne costituisce una suggestiva aureola e pare voglia custodirne la storia antica e la rappresentatività delle tradizioni popolari.
Ad oggi sopra la porta della Chiesa si trova un'altra iscrizione di recente compilazione: IL POPOLO DI VILLAVALLELONGA A RICORDO DEL 2 CENTENARIO DALL'ARRIVO DELLA RELIQUIA DEL SANTO PATRONO LEUCIO. VILLAVALLELONGA ADDI' 2 SETTEMBRE 1978.
Questa solenne ricorrenza è stata celebrata con manifestazioni religiose e civili veramente grandiose. Il 1 settembre, nel giorno della vigilia della festività di S. Leucio, all'imbrunire e al confine nord del territorio comunale, si è rievocato il festante ritorno dei pastori che dalla Puglia tornavano portando al suolo natìo la preziosa reliquia di S. Leucio.
Il suggestivo scambio, tra le autorità ecclesiastiche di Trani e quelle della Diocesi dei Marsi, è avvenuto con cerimonia semplice ma commovente. Dalle mani degli emozionati pastori, che per l'occasione vestivano abiti d'epoca, quel simbolo di fede è stato posto su una lussuosa portantina dorata e scortato in processione presso la Chiesa di S. Leucio dove si è celebrata la messa.
Dopo il Rito e con il sopraggiungere del buio, la portantina reliquiaria e la statua del Santo sono stati accompagnati nella Chiesa parrocchiale con il seguito di una interminabile processione munita di fiaccole accese e costumi tradizionali.
Il 2 settembre il fasto eccezionale è stato consacrato dall'intervento dell'E.mo Vescovo dei Marsi Mons. Biagio Terrinoni e da predicatori d'eccezione. La solenne messa si è celebrata all'aperto per consentire a tutti i fedeli di partecipare alla Santa Messa e di venerare con devozione la reliquia di S. Leucio.
La piazza gremita di residenti, di romani, di molti emigrati tornati per l'occasione, e di fedeli dei paesi vicini, costituiva una folla immensa in uno scenario di indescrivibili bellezze naturali e con l'intervento della Banda Musicale dell'Esercito Italiano.
La Chiesa sembrava più presente tra i suoi fedeli e alla ricerca del suo popolo per rispondere adeguamente ai bisogni della comunità sociale.
Segnandosi così un millennio di fede e oltre duecento anni di venerazione reliquiaria, si può ben dire che il culto antico del Santo Vescovo di Brindisi non ne risulti per nulla scalfito, ma profili all'orizzonte un primato religioso ed una fedeltà alle proprie tradizioni che onorano il popolo di Villavallelonga (16).
LEUCIO PALOZZI
(14) Il tempietto era più comodo per il culto dei cittadini di Villa, ma si racconta, che la statua del Santo, posta al suo interno, si trovava sempre rivolta verso la Chiesa principale a Lui dedicata pur essendo stata lasciata in una diversa direzione.
(15) D'amato S., da Il Tempo d'Abruzzo, pag. della Marsica in data 1 settembre 1978.
(16) A Villavallelonga i festeggiamenti in onore di S. Leucio si tengono ogni anno l'11 gennaio e sono riproposti in forma solenne il 2 settembre.
Moltissime altre località venerano S. Leucio: innanzitutto Brindisi, Trani, Benevento nel-la cui provincia si trova il comune di S. Leucio del Sannio, e poi anche a S. Leucio di Caserta, a Lecce, a Veroli, ad Atessa dove è famosa la leggenda del drago locale ucciso da S. Leucio, a Capua, a Montevergine, a Pietracamela, a S. Salvatore Telesino dove si celebra la festa del colera per l'esenzione ottenuta dal Santo, a Bitonto sede di una delle traslazioni minori, a Roccadimezzo di cui è anche Patrono.
Un cenno particolare merita il culto di S. Leucio in America e nel Canada dove i nostri emigrati non mancano di dar vita ai *Clubs di S. Leucio* che conducono i festeggiamenti e mantengono rapporti con la terra di origine.
La predicazione di S. Leucio dovette avere anche un valore formativo, infatti a Napoli, per iniziativa di Ferdínando IV di Borbone, nel 1783 fu istituita la Scuola di S. Leucio per la preparazione delle maestre tessitrici e a S. Leucio di Caserta fu realizzata un'industria per la tessitura della seta.
A Villavallelonga fino al recente passato si sono tenute importanti e frequentate fiere di animali, propriamente sull'Aia Canale dove ancora oggi transita la processione del 2 settembre in onore di S. Leucio a cui era intitolata la fiera stessa. Una tradizione antichissima ancora viva e suggestiva si ripete annualmente durante la stagione estiva al verificarsi della transumanza interna. Dopo la falciatura dei Prati di Angro le greggi lasciano il paese ed i pastori pongono gli stazzi nei pressi della rinomata Fonte Aceretta. Ai festaroli di S. Leucio corre l'obbligo di tramandare l'usanza dell'offerta ai pastori della prima cena di montagna in segno di riconoscenza per il ruolo primario da essi assolto nella formazione del culto al Santo Patrono di Villavallelonga, ma i rappresentanti degli storici portatori di questa fede non mancano di riservare l'invito a trascorrere la notte in canti ed allegria. Infatti, la prima mungitura della sera e del mattino viene donata a beneficio della Festività di S. Leucio ed il fresco formaggio, prodotto con il primo latte, determina un cospicuo ricavato da utilizzare per i festeggiamenti in onore del Santo. Infine in occasione del bicentenario dello scorso anno si è formato il Coro di S. Leucio che oggi costituisce il gruppo folkloristico femminile tra i più apprezzati e caratteristici della Marsica.
© Leucio Palozzi